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La mia rubrica personale

Radicali liberi e antiossidanti nella pratica sportiva

I radicali liberi sono molecole costituite da raggruppamenti di atomi resi instabili dalla mancanza di un elettrone in una delle orbite esterne. Questa caratteristica di instabilità rende il radicale una particella estremamente reattiva e, quindi, pronta a reagire con una molecola vicina.

Se la reazione è di accezione di elettroni possiamo parlare di comportamento ossidante, mentre se la reazione è di donazione di elettroni possiamo parlare di comportamento riducente. Per questo i radicali liberi, benché siano prodotti dal nostro organismo per difenderlo da agenti eziologici di natura principalmente batterica, se in eccesso sono potenzialmente tossici e possono provocare diversi danni all’organismo ed al DNA.

Molte ricerche hanno dimostrato come un’intensa attività fisica, proporzionalmente alla sua intensità e durata, possa determinare un aumento dei radicali liberi causato da diversi possibili fattori, ma aumentano pure i livelli dei diversi enzimi antiossidanti. 
L’organismo è infatti dotato di complessi ed efficienti sistemi di auto protezione rispetto ai radicali liberi: le sostanze protettive così attivate vengono definite antiossidanti e, a loro volta, si distinguono in endogeni ed esogeni.

Gli antiossidanti endogeni sono per lo più enzimi che funzionano in abbinamento con alcuni minerali come il selenio, il rame, lo zinco, il manganese ed il ferro. Agiscono da antiossidanti anche altre sostanze come, ad esempio, l’acido urico, la bilirubina, la transferrina e l’albumina.

Gli antiossidanti esogeni, oltre ai suddetti minerali che si abbinano agli enzimi, sono la vitamina E, la vitamina C, il betacarotene, i flavonoidi, il licopene ed altri.

Una corretta alimentazione abbinata ad un adeguato programma di attività fisica permette al nostro organismo di difendersi dai radicali liberi, migliorare il proprio benessere e di stare in forma.


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